mercoledì, dicembre 20, 2006

Natale '06

Immancabilmente è arrivato. Puntuale come non mai, come se davvero Gesù Bambino rinascesse ogni anno (mi scuseranno tutti i credenti).
Luci nelle strade, vetrine addobbate con natrini e palline che, probabilmente sono riciclate dall'anno scorso o che finiranno in un sacco della plastica (o no) dopo la befana.
E se quest'anno quel senso di schifida tristezza, o malinconica attesa di una primavera che verrà, non ha raggiunto le vette dell'annos corso (>>) è solo grazie (?) o a causa di una crisi - vogliamo chiamarla così - che mi ha assalito in questi ultimi tempi.
Oltre a non riuscire a fare nulla, scuola compresa mi sta crescendo una paura, che ogni tanto diventa smarrimento, per quello che avverrà dopo (dopo giugno, ovviamente). Sì, cioè il ritrovarmi per strada, dover ripartire quasi da zero...
Non vedo dove andrò a finire e la cosa mi terrorizza e mi blocca in questo stato di torpore che mi fa essere nullafaciente ad uno stato inimmaginabile...

che merda...proprio un buon Natale

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

e non sei l'unico...

un bacio, Manu

2:40 PM  
Anonymous Anonimo said...

Deve essere come la sensazione di uno vicino alla pensione, con una differenza però che questo mondo...difficile, assurdo per certi versi, curioso per altri non è solo quello rappresentato ma quello che si vive, che noi viviamo!
Il fatto è che pochi ormai pensano che ognuno possa e debba fare la propria parte anche...nel suo piccolo e che quello che fa o, potrebbe fare non serve a niente.
Invece serve! Guardiamo a noi a quelli più vicini e moltiplichiamo per il mondo, saremmo in tanti.
Comunque le crisi servono a crescere, a essere...meglio, mi auguro o peggio.
Non dipende dagli altri che, appunto, sono altri se viviamo separati!
mingo

8:13 AM  

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